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I tipici cartoon giapponesi: cosa sono, come nascono e perché piacciono

I tipici cartoon giapponesi sono chiamati anime, un termine che deriva dalla parola inglese animation. Si tratta di produzioni animate di vario genere, che spaziano dalla fantascienza alla commedia, dal dramma all’horror, dal romantico all’avventura. Gli anime sono apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità artistica, la loro originalità e la loro capacità di raccontare storie coinvolgenti e profonde.

La storia degli anime

Gli anime hanno origine nel XX secolo, quando i primi animatori giapponesi iniziano a sperimentare con le tecniche di animazione occidentali. Il primo anime riconosciuto come tale è Astro Boy, creato da Osamu Tezuka nel 1963. Si tratta di una serie televisiva che narra le avventure di un robot bambino dotato di superpoteri. Astro Boy è considerato il capostipite del genere shonen, ovvero i cartoni animati destinati ai ragazzi.

Negli anni successivi, gli anime si sviluppano e si diversificano, dando vita a diversi sottogeneri e stili. Tra i più famosi, possiamo citare:

  • Il genere mecha, che vede protagonisti dei robot giganti pilotati da esseri umani. Esempi di questo genere sono Mazinger Z, Gundam e Evangelion.
  • Il genere magical girl, che racconta di ragazze che si trasformano in eroine dotate di poteri magici. Esempi di questo genere sono Sailor Moon, Card Captor Sakura e Madoka Magica.
  • Il genere shojo, che si rivolge alle ragazze e tratta di temi romantici, sentimentali e drammatici. Esempi di questo genere sono Candy Candy, Nana e Fruits Basket.
  • Il genere seinen, che si rivolge ad un pubblico adulto e tratta di temi più maturi, violenti e psicologici. Esempi di questo genere sono Akira, Ghost in the Shell e Death Note.

Come si realizzano gli anime

Gli anime sono realizzati da diverse figure professionali, che collaborano tra loro per creare un prodotto di qualità. Le principali fasi di produzione sono le seguenti:

  • La sceneggiatura, che definisce la trama, i dialoghi e le scene degli anime. La sceneggiatura può essere originale o basata su un manga, ovvero un fumetto giapponese.
  • Il character design, che disegna i personaggi degli anime, definendone l’aspetto fisico, le espressioni e le caratteristiche distintive.
  • Il layout, che disegna gli sfondi e le ambientazioni degli anime, creando una prospettiva e una profondità di campo.
  • L’animazione, che dà vita ai personaggi e agli oggetti, creando il movimento e la dinamicità delle scene. L’animazione può essere fatta a mano o con l’ausilio di computer.
  • Il doppiaggio, che registra le voci degli attori che interpretano i personaggi degli anime. Il doppiaggio può essere fatto nella lingua originale o in altre lingue, a seconda del mercato di destinazione.
  • La colonna sonora, che crea la musica e gli effetti sonori degli anime, contribuendo a creare l’atmosfera e l’emozione delle scene. La colonna sonora può includere anche le sigle di apertura e di chiusura degli anime, che spesso diventano famose e apprezzate dai fan.

Perché gli anime piacciono

Gli anime piacciono per diversi motivi, che dipendono dai gusti e dalle preferenze di ogni spettatore. Tra i motivi più comuni, possiamo citare:

  • La varietà, che offre agli spettatori una vasta scelta di generi, stili e tematiche, in grado di soddisfare ogni tipo di interesse e di curiosità.
  • La creatività, che mostra agli spettatori delle storie originali, innovative e sorprendenti, che spaziano dalla realtà alla fantasia, dal passato al futuro, dal comico al tragico.
  • La profondità, che trasmette agli spettatori dei messaggi significativi, riflessivi e critici, che trattano di temi sociali, culturali, etici e morali.
  • L’empatia, che fa immedesimare gli spettatori nei personaggi degli anime, facendoli provare le loro emozioni, le loro sfide e le loro aspirazioni.
  • La divertimento, che regala agli spettatori delle ore di intrattenimento, di relax e di evasione, facendoli ridere, piangere, sognare e appassionare.

Conclusion

Gli anime sono tipici cartoon giapponesi che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo per la loro qualità, la loro originalità e la loro capacità di raccontare storie coinvolgenti e profonde. Gli anime sono realizzati da diverse figure professionali, che collaborano tra loro per creare un prodotto di qualità. Gli anime piacciono per diversi motivi, che dipendono dai gusti e dalle preferenze di ogni spettatore. Gli anime sono una forma d’arte e di cultura, che merita di essere conosciuta e apprezzata da tutti.

FAQ

Cos’è un anime?

    • Un anime è un tipico cartoon giapponese, ovvero una produzione animata di vario genere, che spazia dalla fantascienza alla commedia, dal dramma all’horror, dal romantico all’avventura.

Chi ha creato il primo anime?

    • Il primo anime riconosciuto come tale è Astro Boy, creato da Osamu Tezuka nel 1963. Si tratta di una serie televisiva che narra le avventure di un robot bambino dotato di superpoteri.

Quali sono i generi più famosi degli anime?

    • Tra i generi più famosi degli anime, possiamo citare il mecha, che vede protagonisti dei robot giganti pilotati da esseri umani, il magical girl, che racconta di ragazze che si trasformano in eroine dotate di poteri magici, il shojo, che si rivolge alle ragazze e tratta di temi romantici, sentimentali e drammatici, e il seinen, che si rivolge ad un pubblico adulto e tratta di temi più maturi, violenti e psicologici.

Come si realizzano gli anime?

    • Gli anime sono realizzati da diverse figure professionali, che collaborano tra loro per creare un prodotto di qualità. Le principali fasi di produzione sono la sceneggiatura, il character design, il layout, l’animazione, il doppiaggio e la colonna sonora.

Perché gli anime piacciono?

    • Gli anime piacciono per diversi motivi, che dipendono dai gusti e dalle preferenze di ogni spettatore. Tra i motivi più comuni, possiamo citare la varietà, la creatività, la profondità, l’empatia e il divertimento.

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